Luigi Grande

               disatomic.jpg (2777 byte)   Disatomic Community

Il romanzo pubblicato nel 1984 da Luigi Grande, a cura della casa editrice Todariana di Milano trae spunto da un articolo apparso nel 1962 sulle colonne de Il Giorno a firma di Franco De Giorgi.

"...Candidati alla salvezza atomica diceva il titolo a caratteri quasi di scatola. E, sotto, esplicativo  l'occhiello: Un inglese cerca un'isola per fondare una comunitą di profughi della civiltą occidentale.
Si attraversavano tempi difficili anche allora. Si profilava gią la crisi di Cuba...
Se mi riporto a quell'epoca in cui conservai il ritaglio, non mi rivedo angosciato. O, essendo ancora abbastanza giovane, sapevo esorcizzare gli spettri che sull'avvenire mio e della famiglia che avevo creato (mi era appena nata l'ultima figlia) potevano buttare gli eventi mondiali...
"  Luigi Grande

Dalla notizia vera apparsa sul Times che tale Bernard Stenbury cercava aderenti a una sua iniziativa: rifugiarsi in un'isola del Pacifico da acquistare dall'Australia, e sfuggire all'angoscia di una guerra nuleare, prende spunto questa «favola»: un italiano - che potrebbe essere tanto l'autore quanto un suo personaggio - va a far parte della comunitą creata dall'inglese e, poi, da ottuagenario e dopo lo sterminio atomico di quasi tutta l'umanitą, scrive le proprie memorie di sopravvissuto e racconta, per i pochissimi che ancora intendono la lingua italiana, gli sviluppi dell'iniziativa del gentleman, le sue delusioni di scrittore, l'apocalisse atomica e il ripetersi, a opera dei sopravvissuti, di tutti gli stessi errori che avevano portato l'umanitą allo sfacelo.

 

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